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I vivaci colori di Ortensia, la rosa del Giappone

Nel linguaggio dei fiori la pianta simboleggia l’amore puro, unico e sincero. L'esperta Monica Serra ci racconta proprietà e curiosità

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* di Monica Serra

Visitando l’Oasi Zegna in questo periodo primaverile si trovano diverse sfumature di colori grazie alla fioritura dei rododendri e alle meravigliose piante di Ortensia.

Ortensia appartiene alla famiglia delle Hydrangeaceae e conta diverse specie. È originaria delle regioni dell’Himalaya, Tibet e Giappone.
I suoi fiori sono riuniti in gruppi chiamati corimbi di forma tondeggiante, quasi sferica e possono avere diversi colori a seconda della specie e della composizione del terreno.
La pianta ha una lunga fioritura che va dalla primavera fino al tardo autunno, anche in zone non troppo soleggiate. Ha la capacità di assumere molta acqua e di riuscire a trattenerla a lungo, mantenendo così un’idratazione duratura.

Il nome botanico di questa pianta è Hydrangea e venne scelto dal botanico e scienziato Linneo, padre della classificazione scientifica, per la forma dei semi che assomigliano a piccole conche per raccogliere l’acqua.
Il  nome comunemente diffuso di Ortensia fu dato  successivamente dal naturalista francese Commerson in onore della donna che amava.

CURIOSITÀ
Ortensia viene chiamata anche la rosa del Giappone, non solo per le sue origini asiatiche, ma anche per la forma dei fiori di piccole dimensioni dalle varie sfumature.
Oltre che per la sua bellezza, da sempre è apprezzata e coltivata anche per altre ragioni. in Giappone si utilizzano i fusti di Hydrangea paniculata per ottenere bastoni da passeggio, pipe, chiodi di legno e manici d’ombrello. La corteccia unita a cellulosa ed acqua viene utilizzata per realizzare carta di pregio.
Sempre in Giappone le foglie giovani di ortensia Hydrangea serrata sono cotte a vapore e si utilizzano nella preparazione di un tè speciale utilizzato durante le cerimonie religiose per lavare la statua del Buddha nel giorno del suo compleanno.

Gli indiani Cherokee utilizzavano invece le radici di Hydrangea arborescens nei disturbi legati ai calcoli renali, preparando decotti ritenuti in grado di rimuoverli ed alleviare il dolore dovuto alla loro emissione.
In Europa le piante di Ortensia iniziano ad arrivare nel '700, grazie ai viaggi di botanici alla scoperta di nuove varietà di piante e fiori  già presenti nei paesi lontani.

RADICE DI ORTENSIA
Da più di duemila anni la medicina tradizionale cinese utilizza la radice di ortensia - Chang Shan - come antico rimedio naturale contro le febbri malariche. Si tratta di un estratto dalle radici di Dichroa febrifuga, una specie di ortensia che cresce in Tibet e Nepal e che viene considerata una delle 50 erbe fondamentali della medicina cinese. È da tempo osservata dai ricercatori per le sue potenzialità nel combattere i tumori e le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, la sclerosi multipla e la psoriasi. 
Diversi studi evidenziano come Chang Shan sia un potente antimalarico grazie ad una molecola che uccide appunto il parassita della malaria, bloccando il processo di produzione delle proteine essenziali per la sua sopravvivenza.  
Ci sono molti benefici nell'uso della radice di ortensia che includono la sua capacità di limitare le infezioni della vescica, supportare i reni, ridurre l'infiammazione e prevenire le malattie autoimmuni.
Ortensia fornisce inoltre una lezione positiva che è la capacità di  lasciare il passato alle spalle, senza rancori e rammarichi. Questo tipo di atteggiamento permette di ammorbidire eventuali schemi rigidi di pensiero che possono essersi rafforzati nella mente.
Nel linguaggio dei fiori la pianta simboleggia l’amore puro, unico e sincero.
Immergiamoci nei vivaci colori di questa pianta e, dove possibile, raccogliamo e secchiamo i suoi fiori a scopo ornamentale.

* Monica Serra www.viadelbenesserenaturopatia.it, FB - IG @viadelbenesserenaturopatia
Naturopata, specializzata in Aromaterapia, Fitocomplementi, Fiori di Bach e Riflessologia Plantare Psicosomatica. Da diversi anni lavora quotidianamente con le varie discipline naturali, accompagnando le persone in un percorso di benessere psico-fisico. Ama vivere a contatto con Madre Natura e condividere il grande patrimonio “naturale” di cura, sostegno, bellezza e nutrimento.

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