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Rododendri, fiori assoluti

I loro colori in primavera sono talmente intensi da incendiare lo spazio

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* Rubrica a cura di Alessandro Mesini, esperto del verde (4)


Quello che rende unico ai nostri occhi un fiore e non un altro, non è la ricerca di un particolare colore, di una forma precisa, di una rarità che dovrebbe tradursi in preziosità. Parametri questi che possono essere più facilmente applicati alla scelta di una macchina, di un gioiello o di un oggetto di design.

I fiori, come fanno i tramonti o le albe ammirate in un posto che per noi è speciale, sanno riportarci a quella parte emozionale che per troppa efficienza in giornate sempre affollate non trova spazio di prendere forma. E’ per questo che ricevere o donare un mazzo fiorito o una pianta è di per se un messaggio di grande attenzione.


Possono essere rose, camelie, peonie, o, sempre a primavera, i rododendri che con queste altre piante hanno in comune più di quanto si pensi: tutte ambiscono a porsi come il fiore assoluto. E decidere a quale spetti davvero lo scettro è difficile quando ognuno raggiunge l’apice della fioritura e si può assistere ad uno spettacolo dove tutto lo spazio si incendia di colore come accade alla Conca dei Rododendri a Trivero nell’Oasi Zegna. 

Per quanto belle le foto non possono ridarci per intero la meraviglia della tessitura di questa tavolozza di colori, la forma dei fiori in controluce, i passaggi in ombra, la scoperta di come dall’apertura la forma ed i toni cambino giorno per giorno. E in tutto questo c’è il silenzio che ci permette l’ascolto dell’intenso dialogo fra noi, il paesaggio fiorito, e le nuove emozioni.  

Non è un caso che il nome “Rododendri” si possa tradurre letteralmente con “Alberi delle rose”, la radice dal greco sono “rodon”, rosa, e “dendron”, albero. Non diverso è il nome che per questi fiori hanno scelto le popolazioni tedesche e anglosassoni: Alpenrose, “rose delle Alpi”. 

Le specie di rododendri comunemente coltivate in piena terra appartengono all’emisfero nord della terra, a paesi che sono accomunati da caratteristiche climatiche che prevedono intensa piovosità ben cadenzata nelle quattro stagioni, un clima complessivamente freddo ed umido, suoli freschi ed acidi. Basti pensare che fra gli arbusti che vivono e fioriscono alle maggiori altitudini sulle nostre montagne, vi sono i rododendri appartenenti alle specie Rhododendron ferrugineum e Rhododendron hirsutum. 

Le cultivar da giardino, invece, hanno origine orientale, ma sono ugualmente resistenti al freddo. Preferiscono le posizioni di semi ombra, fresche e con terreno non seccagno. Crescono bene se lasciate indisturbate per anni così che si inseriscano nell’ambiente come se fosse il loro. Al contrario delle rivali dirette non è possibile portare a casa un mazzo di rododendri senza mutilare la pianta e così si è costretti a goderne la bellezza solo laddove decide di fiorire. 

Luoghi speciali che val certo la pena di visitare. E, se quest’anno non sarà possibile, non temete: i rododendri sono piante longeve, resistenti, quasi caparbie, capaci di sorprenderci ogni primavera con un tripudio di fiori anche se l’andamento stagionale non è dei migliori. Ponete nel cassetto dei desideri anche questo, sarà facile realizzarlo. Le gemme a fiore si formano in autunno, all'apice di un getto dell'anno, e si apriranno nella primavera successiva, quella del vostro arrivo.

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