Da Marzo a Settembre

Una giornata in Oasi Zegna

Lungo la PANORAMICA per un tour in 7 tappe all'insegna del trekking, pause gioco per i più piccoli, pin-nic all’aperto, shopping in fattoria, angoli instagrammabili e molto altro.

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Una giornata all'Oasi Zegna è un'esperienza indimenticabile per chi ama la natura. È anche un modo per sostenere un progetto di valorizzazione e tutela di un patrimonio naturale unico nel suo genere: l'Oasi Zegna è infatti certificata internazionalmente dai rigorosi standard FSC® per la gestione forestale e la conservazione dei servizi ecosistemici a favore della comunità. Ecco come trascorrere una giornata intensa all’Oasi, tra trekking e merende, panorami e fattorie, attraverso 7 tappe.





Tappa 1: Casa Zegna 

Partendo da Biella, si arriva a Trivero Valdilana dove c’è il Lanificio Zegna, lo stabilimento che produce sofisticati tessuti, e Casa Zegna, da visitare per conoscere la storia della famiglia Zegna e il suo legame con il territorio. Ci sono, infatti, l’archivio storico, che conserva documenti, fotografie, campionari tessili e oggetti che raccontano oltre 110 anni di storia di stile e imprenditoria responsabile, oltre all’esposizione permanente “L’arte della lana”, che illustra le fasi della lavorazione della lana dal vello al tessuto, con macchinari originali e video dimostrativi. A Casa Zegna ci sono sempre mostre temporanee dedicate a temi legati alla moda, all’arte, alla cultura e al territorio. Attualmente è in corso la mostra L’altra forma delle cose, che esplora il rapporto tra arte e DNA attraverso le opere di quattro artisti contemporanei.
Casa Zegna è aperta al pubblico dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 18 con ingresso gratuito. 



Tappa 2: la Conca dei Rododendri

Da Trivero, in auto oppure con la moto o con la e-bike, si percorre la “Panoramica” e, dopo circa 5 km, si arriva alla Conca dei Rododendri, una valletta che tra maggio e giugno offre uno spettacolo incredibile di colori grazie alla fioritura dei rododendri e delle azalee. È un luogo magico che si può raggiungere a piedi da un sentiero accessibile anche ai disabili partendo dalla Cascina Caruccia, dove c’è anche un’area pic-nic. Nella conca si trova un’opera d’arte contemporanea di Dan Graham che gioca con i riflessi del paesaggio.

La Conca dei Rododendri è sempre accessibile e gratuita. Si può visitare liberamente, sapendo che per visitarla e tornare al punto di partenza ci vogliono circa 30 minuti. Durante il periodo della fioritura le guide di OverAlp organizzano delle passeggiate accompagnate.



Tappa 3: la Bocchetta di Stavello, il labirinto e il sentiero nel bosco per i bambini

Lungo la strada Panoramica Zegna, arrivati a quota 1200 metri circa slm, si arriva a Bocchetta di Stavello un valico naturale da cui godere di una splendida vista sul Monte Rosa e sui boschi dell’Oasi Zegna. A Bocchetta di Stavello si trova il Bosco Animato, un percorso didattico adatto ai bambini che ha una lunghezza di circa 2 km e un dislivello di circa 100 metri. Illustra la vita notturna degli animali del bosco, in particolare della civetta, con pannelli informativi e sculture in legno a forma di animali.

Vicino al Bosco Animato c’è il labirinto, una traccia a forma di grande spirale sinuosa realizzata in pietra, simbolo di equilibrio; un luogo affascinante, quasi “spirituale”, per entrare dentro se stessi. Spesso qui vengono organizzati seminari e incontri di crescita personale.

Bocchetta Stavello è anche il punto di partenza del Sentiero della Civetta, un anello che segue il periplo del monte Tirlo, con ampie vedute su Coggiola e sulla Valle Sessera. Sentiero facile, si percorre in circa un’ora e mezza e ha un leggero dislivello.

Poco dopo Stavello, lungo la provinciale, si incontra la Chiesetta Alpina da dove parte il sentiero che conduce al Santuario di San Bernardo, una chiesa dedicata al santo patrono dei viandanti e degli alpinisti. Il santuario fu costruito nel 1658 su una preesistente cappella votiva e conserva alcuni dipinti seicenteschi e una statua lignea del santo.



Tappa 4: soste golose tra rifugi, locande e cascine passando per panorami straordinari.

È giunto il momento di una sosta per rifocillarsi. Lungo la strada Panoramica, in località Belvedere, si trova la Cascina Pilota, che nasce nel 1941 da un progetto sperimentale di Ermenegildo Zegna per creare un sistema armonico di utilizzo razionale del pascolo e stimolare la sinergia tra territorio, animali e pastori. Oggi la Cascina Pilota ospita e gestisce capre da latte con produzione e rivendita di formaggi e yogurt di capra e salumi del territorio. Nella bottega della cascina (aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18) si possono acquistare i prodotti dell’azienda o degustarli sul posto. C’è anche la possibilità di mangiare all’aperto in una zona attrezzata con tavoli e sedie, ordinando piatti tipici della cucina locale come polenta concia, toma, salumi, torte di verdura e dolci casalinghi. Il servizio è disponibile su prenotazione al numero +39 347.9148768 o +39 340.6438771

Proseguendo sulla strada principale si raggiunge Bocchetta di Margosio. Il posto merita una sosta per vedere il panorama: si tratta di un punto di osservazione speciale, da cui ammirare la Valsessera, selvaggia e ricca di boschi, il Monte Rosa, un massiccio alpino che si distingue per il suo colore rosa al tramonto, oltre che la Pianura Padana. Bocchetta di Margosio è anche il punto di partenza di diversi sentieri escursionistici che si snodano tra i boschi e i prati, tra cui quello che porta al Santuario di San Bernardo. Per chi non si fosse fermato prima, c’è la Locanda Argimonia, un accogliente bar e ristorante dove si possono gustare piatti tipici.



Tappa 5: Bielmonte, divertimento e relax

La strada porta a Bielmonte, la stazione sciistica dell’Oasi. Quando non c’è neve, si possono fare passeggiate facili lungo i sentieri, come il sentiero Giro di Bielmonte, la Zegna Baby Forest (dove sono stati messi a dimora tanti alberi quanti bambini dei dipendenti dell’Oasi), la cresta dell’Argimonia e il sentiero del Capriolo.
 In alternativa, chi ama i cavalli e i pony può scegliere il maneggio e fare delle passeggiate a cavallo accompagnate da guide esperte o avvicinarti al mondo equino. Tra questi, il Maneggio di Bielmonte,sotto la nuova gestione di Giada Ferrero dell’Agriturismo Alpe Moncerchio. Il maneggio offre sette tipi di passeggiata, adatti a principianti ed esperti, tra i panorami dell’Oasi Zegna.Giada Tel. 392 5033701 almaneggio.bielmonte@gmail.com CENTRO IPPICO - Fosca 3780818217 almaneggio.bielmonte@gmail.com

Per chi preferisce il divertimento, a Bielmonte si può provare il Rolba Run o il Bosco Avventura. Il Bosco Avventura è situato di fronte all’Albergo Bucaneve, ed è un percorso tra gli alberi con ponti mobili e reti da scalare, perfetto per i bambini più avventurosi e gli adulti che li vogliono accompagnare. Per informazioni contattare lo Chalet Bielmonte al numero +39 015.744126 o l’Albergo Ristorante Bucaneve al numero +39 015.744184.Il Rolba Run è chiamato anche bob estivo. È un’attività divertente che consiste nel scendere lungo una pista con un bob a rotelle. La partenza è sul Monte Marca (raggiungibile con la seggiovia o a piedi), poi la  pista scende per 640 metri tra i boschi e offre un panorama stupendo sulla pianura e sulle montagne. Per aperture, orari e prezzi, contattare il Rifugio Monte Marca al numero +39 015.744131 o +39 335.8235534 o scrivere a rifugio@montemarca.it



Tappa 6: Bocchetto Sessera

A 3 km da Bielmonte, ecco Bocchetto Sessera, il valico che porta alla Val Sessera. È un luogo tra i più selvaggi della zona, con siti di interesse geologico, storico e naturalistico e da cui partono diversi sentieri per escursioni a piedi, in mountain bike, e-bike, a cavallo o con le ciaspole, quando c’è la neve.

Uno dei percorsi più conosciuti è il Bosco del Sorriso, lungo circa 5 km, adatto ai bambini, dove si possono leggere le Favole del Bosco incise su grandi libri di cedro profumato.
Per gli amanti del trekking ci sono il Sentiero del Carabo, la Strada dell’Artignaga (un percorso ad anello adatto a tutta la famiglia che porta ai pascoli fioriti), il giro dell’Asnas (4 ore circa) e moltissime altre possibilità. Per chi ama la geologia, si trovano qui i percorsi archeominerari, come quello che raggiunge il sito archeominerario dell’Argentera, dove si possono vedere i resti delle antiche attività di estrazione e lavorazione di minerali e metalli. Il percorso è lungo 6 km, ha un dislivello di 650 m e dura circa 2 ore e mezza. Si può anche fare una sosta al Rifugio Piana del Ponte per gustare la cucina casalinga e le torte.Per chi cerca il benessere, si può praticare il Forest Bathing, un appuntamento fisso nel calendario eventi dell’Oasi, che consiste nell’immergersi nella natura con tutti i sensi e assorbire l’energia degli alberi per beneficiare degli effetti positivi delle piante sulla salute fisica e mentale. Nell’Oasi Zegna si possono sperimentare pratiche di Forest Bathinh guidate da istruttori certificati CSEN, come Marco Bo, Fabrizio Calatti, Fabio Castello ed Enrico De Luca. Loro organizzano esperienze di forest bathing di uno o due giorni, con camminate notturne, alimentazione naturale e momenti di condivisione.A Bocchetto Sessera c’è la Locanda Bocchetto Sessera, un accogliente ristorante e affittacamere dove si possono gustare piatti tipici e soggiornare in camere confortevoli.



Tappa 7: Valle Cervo, borgo Rosazza e rientro

Riprendendo l’automobile o la moto, si percorre l’ultimo tratto della Panoramica e si attraversa la Valle Cervo, che prende il nome dal torrente che la attraversa.È una zona ricca di storia e di natura, legata all’attività di estrazione e lavorazione della pietra sienite, un granito molto resistente e pregiato.È l’occasione per visitare piccoli borghi in pietra che conservano testimonianze storiche e culturali. Come Rosazza, uno dei borghi più belli d’Italia, che si caratterizza per uno stile architettonico molto particolare, eclettico e simbolico. Il fatto è dovuto a  Federico Rosazza Pistolet, sindaco di Rosazza e filantropo, nonché massone ed esoterista, che si ispirò al templarismo e al rosacrocianesimo per realizzare diversi edifici. Oggi il castello neo-medievale, il palazzo comunale, la chiesa parrocchiale e il cimitero monumentale, ma anche le vie del borgo, portano scolpiti nella pietra sienite molti simboli massonici, come stelle a cinque punte, rose, scale a pioli, clessidre e altri ancora, una particolarità che potrà incuriosire.

In alternativa ci sono paesini più tradizionali, come Sassaia o Campiglia Cervo, e tanti sentieri da trekking. E proprio a Campiglia Cervo si conclude la giornata all’Oasi Zegna, facendo una merenda alla Locanda del Santuario, un rifugio escursionistico all'interno del Santuario di San Giovanni d'Andorno dove si può anche restare per la notte.







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