Tappa 5: Bielmonte, divertimento e relax
La strada porta a Bielmonte, la stazione sciistica dell’Oasi. Quando non c’è neve, si possono fare passeggiate facili lungo i sentieri, come il sentiero Giro di Bielmonte, la Zegna Baby Forest (dove sono stati messi a dimora tanti alberi quanti bambini dei dipendenti dell’Oasi), la cresta dell’Argimonia e il sentiero del Capriolo. In alternativa, chi ama i cavalli e i pony può scegliere il maneggio e fare delle passeggiate a cavallo accompagnate da guide esperte o avvicinarti al mondo equino. Tra questi, il Maneggio di Bielmonte,sotto la nuova gestione di Giada Ferrero dell’Agriturismo Alpe Moncerchio. Il maneggio offre sette tipi di passeggiata, adatti a principianti ed esperti, tra i panorami dell’Oasi Zegna.
Giada Tel. 392 5033701 almaneggio.bielmonte@gmail.com CENTRO IPPICO - Fosca 3780818217 almaneggio.bielmonte@gmail.com
Per chi preferisce il divertimento, a Bielmonte si può provare il Rolba Run o il Bosco Avventura. Il Bosco Avventura è situato di fronte all’Albergo Bucaneve, ed è un percorso tra gli alberi con ponti mobili e reti da scalare, perfetto per i bambini più avventurosi e gli adulti che li vogliono accompagnare. Per informazioni contattare lo Chalet Bielmonte al numero +39 015.744126 o l’Albergo Ristorante Bucaneve al numero +39 015.744184.Il Rolba Run è chiamato anche bob estivo. È un’attività divertente che consiste nel scendere lungo una pista con un bob a rotelle. La partenza è sul Monte Marca (raggiungibile con la seggiovia o a piedi), poi la pista scende per 640 metri tra i boschi e offre un panorama stupendo sulla pianura e sulle montagne. Per aperture, orari e prezzi, contattare il Rifugio Monte Marca al numero +39 015.744131 o +39 335.8235534 o scrivere a rifugio@montemarca.it
Tappa 6: Bocchetto Sessera
A 3 km da Bielmonte, ecco Bocchetto Sessera, il valico che porta alla Val Sessera. È un luogo tra i più selvaggi della zona, con siti di interesse geologico, storico e naturalistico e da cui partono diversi sentieri per escursioni a piedi, in mountain bike, e-bike, a cavallo o con le ciaspole, quando c’è la neve.
Uno dei percorsi più conosciuti è il Bosco del Sorriso, lungo circa 5 km, adatto ai bambini, dove si possono leggere le Favole del Bosco incise su grandi libri di cedro profumato.Per gli amanti del trekking ci sono il Sentiero del Carabo, la Strada dell’Artignaga (un percorso ad anello adatto a tutta la famiglia che porta ai pascoli fioriti), il giro dell’Asnas (4 ore circa) e moltissime altre possibilità. Per chi ama la geologia, si trovano qui i percorsi archeominerari, come quello che raggiunge il sito archeominerario dell’Argentera, dove si possono vedere i resti delle antiche attività di estrazione e lavorazione di minerali e metalli. Il percorso è lungo 6 km, ha un dislivello di 650 m e dura circa 2 ore e mezza. Si può anche fare una sosta al Rifugio Piana del Ponte per gustare la cucina casalinga e le torte.Per chi cerca il benessere, si può praticare il Forest Bathing, un appuntamento fisso nel calendario eventi dell’Oasi, che consiste nell’immergersi nella natura con tutti i sensi e assorbire l’energia degli alberi per beneficiare degli effetti positivi delle piante sulla salute fisica e mentale. Nell’Oasi Zegna si possono sperimentare pratiche di Forest Bathinh guidate da istruttori certificati CSEN, come Marco Bo, Fabrizio Calatti, Fabio Castello ed Enrico De Luca. Loro organizzano esperienze di forest bathing di uno o due giorni, con camminate notturne, alimentazione naturale e momenti di condivisione.A Bocchetto Sessera c’è la Locanda Bocchetto Sessera, un accogliente ristorante e affittacamere dove si possono gustare piatti tipici e soggiornare in camere confortevoli.
Tappa 7: Valle Cervo, borgo Rosazza e rientro
Riprendendo l’automobile o la moto, si percorre l’ultimo tratto della Panoramica e si attraversa la Valle Cervo, che prende il nome dal torrente che la attraversa.È una zona ricca di storia e di natura, legata all’attività di estrazione e lavorazione della pietra sienite, un granito molto resistente e pregiato.
È l’occasione per visitare piccoli borghi in pietra che conservano testimonianze storiche e culturali. Come Rosazza, uno dei borghi più belli d’Italia, che si caratterizza per uno stile architettonico molto particolare, eclettico e simbolico. Il fatto è dovuto a Federico Rosazza Pistolet, sindaco di Rosazza e filantropo, nonché massone ed esoterista, che si ispirò al templarismo e al rosacrocianesimo per realizzare diversi edifici. Oggi il castello neo-medievale, il palazzo comunale, la chiesa parrocchiale e il cimitero monumentale, ma anche le vie del borgo, portano scolpiti nella pietra sienite molti simboli massonici, come stelle a cinque punte, rose, scale a pioli, clessidre e altri ancora, una particolarità che potrà incuriosire.
In alternativa ci sono paesini più tradizionali, come Sassaia o Campiglia Cervo, e tanti sentieri da trekking. E proprio a Campiglia Cervo si conclude la giornata all’Oasi Zegna, facendo una merenda alla Locanda del Santuario, un rifugio escursionistico all'interno del Santuario di San Giovanni d'Andorno dove si può anche restare per la notte.