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Alla scoperta del Bosco del Sorriso

Facile passeggiata per tutta la famiglia attraverso boschi magici, tra benessere, forest bathing e fantasia.

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Percorso ad anello: Bocchetto di Sessera – Eremo di Santa Maria – Cascina Montuccia – Bocchetto di Sessera (cartelli marrone “Bosco del Sorriso 16b”)

PERCORSO
Passeggiata facile, adatta a tutte le età e anche a chi si “muove” con passeggini, purché di tipo sportivo, accessibile tutto l’anno (in inverno con sci da fondo) ma magico soprattutto d’autunno, quando i colori accesi dei faggi e delle betulle rendono particolarmente suggestivo e colorato il luogo. Ad accompagnare lungo il percorso sono i pannelli del forest bathing, letteralmente “bagno nella foresta” che sfrutta le onde elettromagnetiche emesse dagli alberi, in grado di influire sullo stato energetico dell’uomo. È stato provato che basta passeggiare in un bosco, sostando per almeno dieci minuti presso specifici alberi, magari anche abbracciandoli, per ricavare benefici sia fisici che morali. Forse ai bambini questo discorso salutista potrebbe interessare poco, ma difficile trovare un piccolo che si rifiuti di abbracciare un albero, senza contare che, un po’ nascosti, si trovano libri di legno che raccontano fiabe Dai parcheggi di Bocchetto di Sessera si lascia la strada asfaltata della Panoramica Zegna alle proprie spalle e si passa accanto alla locanda per arrivare ad alcune panchine e pannelli didattici. Si va ora a sinistra lungo un’ampia sterrata in leggera salita. Pochi passi e la si abbandona per una sterrata più piccola a destra che supera un cancelletto di legno e procede in leggera discesa, ben tenuta e piacevole. 

Da qui in poi occhi aperti: ometti di pietre indicano punti specifici dove soffermarsi per giovare delle onde arboree; su di essi una targa indica l’essenza, dove si trova e per quali organi produce benefici. 
Dopo un primo larice il tracciato procede molto piacevolmente in un bosco a prevalenza di faggi in cui svettano anche abeti rossi, abeti bianchi e betulle. Un buon modo per imparare a riconoscere le varie essenze poiché il cartello indica la loro posizione mentre un bollo verde sulla corteccia le rende subito identificabili.Per i piccoli escursionisti si trovano anche misteriosi libri di legno. Attenzione: vanno cercati perché si trovano un po’ discosti dal percorso, e si possono raggiungere grazie a scalini di roccia, in una sorta di caccia al tesoro. Attorno, alcune pietre fan da sedili e vi invitiamo ad usarli perché sui libroni è scritta una “fiaba del bosco”: uno di voi si metta a leggere ad alta voce mentre gli altri ascoltano e vedrete come si scatena la magia!La sterrata procede sempre graduale e dopo una serie di faggi da abbracciare si esce per un momento dal fitto degli alberi per trovarsi su ampi prati che circondano il piccolo edificio dell’Eremo di Santa Maria, posto su un grandioso panorama

Ripreso fiato si continua sulla sterrata ma si deve prestare attenzione al primo bivio: si deve piegare decisamente a sinistra salendo in modo abbastanza ripido fino a raggiungere una strada poderale nei pressi dell’Alpe Montuccia dove si possono acquistare prodotti tipici e fare una merenda tradizionale. A questo punto si può tornare per la medesima via dell’andata, ri-abbracciando gli alberi, oppure proseguire sulla poderale che si snoda inizialmente in leggera salita (porta a toccare la quota più elevata di 1430 m) e poi in discesa, tornando indietro tenendosi più alti rispetto la strada fatta all’andata, con panorami più aperti fino a ritornare al Bocchetto di Sessera.
Lunghezza totale: 4,8 km
Durata totale: 1.30 ore (al netto delle soste)
Partenza: Bocchetto di Sessera (1373 m)
Dislivello complessivo: +50 m
Dove mangiare: Locanda Bocchetto Sessera, tel. 015.744115. Agriturismo Alpe Montuccia, tel. 3662874159 

IL BELLO
- Passeggiata adatta a tutte le età, anche a quei bambini troppo pesanti per esser portati a spalla ma ancora troppo piccoli per lunghe camminate (3-5 anni), a quelli che viaggiano in passeggino (di tipo sportivo) e per i nonni meno sportivi.
- Un modo facile per imparare a riconoscere gli alberi, grazie ai pannelli che li descrivono e ai bolli verdi che li identificano.
- Grandioso il panorama che si ha dall’Eremo di Santa Maria, un luogo aperto e rilassante dove spezzare la piacevole passeggiata con una sosta evocativa.

DA SAPERE
Lungo il percorso non ci sono fonti d’acqua, è necessario fare rifornimento alla partenza nei pressi delle panchine. 

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