Le piante dell'Oasi Zegna: il Faggio, re del bosco

Albero dall'alta carica simbolica e con tanti utilizzi in naturopatia. L'esperta Monica Serra ce li spiega e consiglia: "Sostare in una faggeta calma, rinfresca, stimola e alleggerisce pensieri e schemi mentali"

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* di Monica Serra

Camminare in un bosco ed imbattersi in una faggeta, è un’esperienza davvero unica e se non l’avete mai fatto, ve lo consiglio caldamente! 

Se quercia è considerata la regina, faggio è definito il re del bosco perché la sua presenza domina lo spazio in modo così totale che le altre piante riescono difficilmente ad inserirsi tra le ampie volte del suo fogliame, proprio come un grande sovrano!
Il suo tronco è alto e di colore grigio-argento; le sue radici si snodano per diversi metri in superficie e appaiono come grandi venature del suo apparato radicale.

Faggio, il cui nome scientifico è Fagus, appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Pianta originaria dell’Europa, America, Giappone e Cina, Fagus deriva dal greco “faghein”, “mangiare”,  infatti i frutti del Faggio, dette “faggiole”, anche se non hanno un buon sapore, sono commestibili e nel corso della storia sono stati spesso utilizzati come cibo.
Nelle culture nordiche, il faggio simboleggiava il sapere, la conoscenza, la saggezza e fungeva come pianta per la divinazione, di connessione con il divino. Sui bastoncini di faggio incisi con delle rune, i sacerdoti ponevano domande sul futuro.
Con ogni probabilità anche il faggio, come altri grandi alberi, divenne il simbolo dell’albero cosmico che unisce il cielo e la terra  e dona sostegno e nutrimento al grande cosmo.

È legato all’archetipo delle piante saturnine attraverso il suo principio di contrazione, compressione ed isolamento.  È simbolo della presenza di luce ed ombra, spirito e materia che si manifesta nel tronco e nelle radici, sancendo così il grande legame con la terra.

Qualche rimedio

Il decotto di corteccia è molto utile per abbassare la febbre alta, calmare i sintomi e prevenire l’influenza ed i disturbi respiratori come asma e bronchite. 

Il gemmoderivato di Fagus sylvatica (*) ha proprietà antistaminiche, diuretiche e stimolante renale. Utilizzato in caso di allergie,  insufficienza renale, ritenzione idrica e stasi linfatica, nel trattamento del sovrappeso e litiasi renale. 

Può essere d’aiuto per fibrosclerosi renale e respiratoria, nella diminuzione del colesterolo,  come stimolante delle difese organiche in casi di  eventi particolarmente stressanti a livello psichico ed aumenta le gammaglobuline.

Il rimedio floreale Beech del dottor Bach (°°) si utilizza quando si è troppo rigidi, intolleranti e duri verso gli altri, accompagnati da un atteggiamento critico e polemico. Così facendo si rischia di non apprezzare bontà e bellezza in tutto ciò che ci circonda e  si resta focalizzati solo su ciò che non funziona.

Beech maschera la sua sensibilità dietro ad un’apparenza di forza, reagisce con rabbia e costantemente evidenzia difetti negli altri, è incapace di vedere il lato buono negli altri e nelle circostanze .Il potenziale positivo di Beech parla di tolleranza e senso di unità con gli altri, ricomponendo la frattura tra il dentro e il fuori. Permette di essere più comprensivi e miti verso l’ambiente circostante.

Consiglio pratico: sostare in una faggeta aiuta a  calmare, rinfrescare, stimolare ed alleggerire i pensieri e gli schemi mentali. 
Tanti buoni motivi per andare, vero?!

(*) prodotto ottenuto dalla macerazione delle gemme della pianta in glicerina. 
(**) estratti floreali ideati dal dott. Bach, medico inglese, che formulò una terapia denominata floriterapia basata sull’utilizzo dei fiori /rimedi da lui scoperti.



* Monica Serra - www.viadelbenesserenaturopatia.it - FB e IG @viadelbenesserenaturopatia
Naturopata, specializzata in Aromaterapia, Fitocomplementi, Fiori di Bach e Riflessologia Plantare Psicosomatica.Da diversi anni lavora quotidianamente con le varie discipline naturali, accompagnando le persone in un percorso di benessere psico-fisico.
Ama vivere a contatto con Madre Natura e condividere il grande patrimonio “naturale” di cura, sostegno, bellezza e nutrimento.

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