In questo caso parliamo delle
Perseidi?
Sì, il nome Perseidi – come quello
delle Gemidi, Liridi e così via - nasce dalla costellazione da cui sembrano
provenire per effetto prospettico. Ma si tratta solo di un effetto prospettico:
non guardate la costellazione di Perseo cercando le perseidi. Possono essere
dappertutto. Il mio consiglio è quello di guardare più cielo possibile, avere
uno spazio il più aperto possibile e con meno luce possibile. Se il cielo è
illuminato, una stella cadente debole non si riesce a vedere. Quest’anno la
luna sarà oltre il primo quarto, quindi farà già lei un po’ di luce. Conviene
aspettare che sia tramontata, o guardare quando non è ancora sorta.
Quali sono le condizioni ideali per guardare il cielo?
A occhio nudo, basta trovare un posto il più lontano
possibile dalle luci. Ma lontano davvero. Direi in mezzo al mare (già, non solo
in montagna…). Le luci diffuse danno fastidio. La luna diffonde luce, quindi
disturba. Se si vuole guardare la luna, è un conto. Se si vuole guardare il
cielo stellato, bisogna evitare la luna. Se si va con un binocolo, è inutile
guardare le stelle: se ne vedono solo di più, ma sempre come puntini luminosi.
Idem per i pianeti. Se si ha un binocolo, è meglio guardare la luna, ed è
meglio guardarla quando è solo parzialmente illuminata, quando non è piena. Se
si possiede un telescopio, valgono le stelle regole, e
anche lì bisogna trovare un posto il più buio possibile, magari portando con sé
una macchina fotografica. Alcuni oggetti appaiono nel telescopio come batuffoli
luminosi, ma se scatti una foto riesci a distinguere una nebulosa, una
galassia…
Come si svolgerà l’incontro
del 10 agosto?
Ci sarà prima un mio intervento,
durante il quale presenterò una scelta di racconti mitologici che riguardano il
cielo. Ritorneremo al cielo come lo vedevano gli antichi, immaginandosi storie
di eroi, guerrieri, principesse. Tutti i popoli hanno guardato le stelle, ma
ognuno ci ha visto qualcosa di diverso. Racconterò anche qualche mito
giapponese, qualcun altro dell’America del Nord… In qualche modo, ognuno ha
provato a umanizzare gli elementi celesti: se identifichi un gruppo di stelle
come “la principessa”, ti sarà più facile tornare a individuarlo. Altrimenti
resterà solo un gruppo di puntini luminosi. Nella seconda parte della serata si
osserverà il cielo con i telescopi dell’Unione Biellese Astrofili.