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Anello di San Bernardo

Escursione per famiglie allenate che porta attraverso panorami fantastici all’imperdibile punto panoramico del Santuario di San Bernardo.

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Percorso ad anello: Bocchetta di Margosio – Santuario di San Bernardo – pendici del Monte Massaro – Bocchetta di Margosio (cartelli bianco/rossi F3 “San Bernardo” e “Bocchetta di Margosio”)

PERCORSO
Escursione dai grandiosi panorami soprattutto verso la candida mole del Massiccio del Monte Rosa; tecnicamente facile ma lungo la dorsale del Monte Rubello presenta sbalzi di dislivello che, pur non essendo impegnativi, potrebbero alterare un poco il morale dei piccoli camminatori, fattore che rende la passeggiata adatta solo a bambini già abituati a camminare. Percorribile dalla primavera all’autunno, stupenda nel periodo del foliage per i colori accesi dei boschi. L’arrivo al prato del Santuario di San Bernardo offre una delle più belle viste sull’Oasi Zegna.

Dalla Bocchetta di Margosio, da cui si apre una stupenda vista verso il Monte Rosa, si prende verso destra una bella pista erbosa che si allunga in leggera discesa. Si percorre un magnifico sentiero balcone inizialmente aperto tra prati, poi in faggeta. Da pista erbosa diventa sentiero più stretto ma sempre ben evidente, che in discesa porta a raggiungere la quota più bassa dell’intero percorso (1270 m) per poi risalire gradualmente arrivando in poco meno di 2 km (40 minuti circa) ad un bivio verso destra, segnalato da un cartello.

La salita si fa più decisa e in poco tempo porta ad un’ampia radura. Si deve imboccare la sterrata a destra (cartello “Cammino di San Bernardo 7”) che con qualche tornante fa prendere quota portando al cancelletto che introduce al Santuario e alla sua scenografica terrazza panoramica a 360° su pianura e montagne, e dove si trovano anche panchine e tavolini per una sosta rigenerante. Rifocillati, si esce dal cancello e si imbocca il sentiero che parte proprio al termine della gradinata (segni bianco/rossi). Con una discesa abbastanza ripida, quasi una scalinata, si ritorna al piazzale già toccato all’andata.

Lo si attraversa in direzione della strada di accesso ma non la si imbocca, si deve prendere il sentiero sulla destra in salita decisa (cartello “Bocchetta di Margosio F3”) che porta con un ripido strappo su una piccola cima da cui si apre la vista verso il complesso del Santuario.

Il tratto seguente è nuovamente in piano e leggera discesa per poi riprendere a salire  verso la cima del Monte Rubello (1410 m), occupata da un ripetitore. Ancora una discesa seguita da una salita per arrivare alle pendici del Monte Massaro (1413 m) la cui cima è irraggiungibile per via di numerose antenne.

Nei pressi si troverebbe il cippo dedicato a Fra Dolcino ma la presenza delle antenne rende il suo ritrovamento più simile ad una caccia al tesoro poiché non vi sono segnali evidenti. Probabilmente anche oggi il Trecentesco frate eretico vuol rimanere  ben celato… Dalle antenne si scende decisamente sfiorando per due volte la strada asfaltata per arrivare infine con un ultimo, piacevole, tratto in curva alla Bocchetta di Mergozzo e al rilassante chiosco.
Lunghezza totale: 4,7 km
Durata totale: 1.30 ore (al netto delle soste)
Partenza: Bocchetta di Margosio (1330 m)
Punto più elevato: Santuario di San Bernardo e Monte Rubello (1410 m)
Dislivello complessivo: +250 m (non continuativi)
Dove mangiare: chiosco Alpe Margosio, tel. 340.6438771/347.9148768

IL BELLO
- Prati verdi con alberi scenografici fanno da cornice al Santuario, invitanti siti dove fermarsi a riposare, leggere, giocare o anche non far nulla.
- Panorama declinato in varie forme appaga gli occhi: lungo il sentiero balcone che parte dalla Bocchetta di Margosio, in direzione del Monte Rosa, ma soprattutto dalla terrazza del Santuario dove sembra di essere in cima al mondo.
- Il chiosco dell’Alpe Margosio è un ottimo punto di sosta dove gustare salumi e formaggi veramente a kmØ, oltre alle gustose miacce (una sorta di piadina a base di farina di mais) e caldo succo di mela aromatizzato...

DA SAPERE
Lungo il percorso non ci sono fonti d’acqua, è necessario fare rifornimento alla partenza presso il chiosco alle cui spalle si trovano i servizi igienici e una fonte. Passeggiata adatta a bambini così piccoli da esser portati a spalla, e di età superiore ai 6 anni abituati a camminare per via dell’andamento altalenante della cresta del Monte Rubello. Per i passeggini e bambini piccoli è meglio salire lungo la strada sterrata che parte dai pressi della Cappella Alpina seguendo i cartelli marrone “Sentiero di San Bernardo 7” (solo andata +120 metri, 1,5 km, 30 minuti).
 ATTENZIONE: dal parcheggio presso la Cappella Alpina vi sono circa 200 metri di strada asfaltata priva di marciapiede. 

IL SANTUARIO E FRA DOLCINO
Il Santuario di San Bernardo in origine era un semplice oratorio edificato, si narra, nel 1307 in sole 50 ore per celebrare la vittoria contro Fra Dolcino e i suoi seguaci, utilizzando i resti delle fortificazioni dolciniane. Il santuario vero e proprio risale al 1839 mentre la forma definitiva è del 1948, per volontà di Ermenegildo Zegna.Dolcino, citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia, fu un eretico o grande rivoluzionario e riformatore, a seconda dei punti di vista. Dopo lunghe predicazioni si rifugiò fra i monti di Trivero dove combatté, e perse, la sua ultima battaglia. Narra una leggenda che presso il Santuario esista una grotta della “tana del diavolo” dove si cela il tesoro dei dolciniani.

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