"I musicisti del futuro? Sono già qui"

Enrico Carraro, prima viola della Filarmonica del Teatro Regio di Torino, parla dei progetti Obiettivo Orchestra e Esperienza Orchestra

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I musicisti del futuro sono già qui, nel presente. Grazie alla guida di ottimi maestri che investono nella scoperta e valorizzazione dei nuovi talenti, la separazione fra gli studi musicali e il professionismo è meno aspra e il progetto Obiettivo Orchestra, sostenuto dalla Fondazione Zegna dal 2012, ne è una dimostrazione tangibile. Affinità culturali e artistiche che culminano il 15 settembre nella VI Giornata del Panorama a Casa Zegna in un programma dove musica, paesaggio e cultura sono fonte d’ispirazione e di educazione alla bellezza e che accomunano Fondazione Zegna, Filarmonica Regio Torino e FAI Fondo Ambiente Italiano. A parlarcene è Enrico Carraro, prima viola della Filarmonica Regio Torino.

In cosa consistono i due progetti?
“La nostra attività di formazione – spiega Carraro - ha due canali: il primo si chiama Obiettivo Orchestra, il secondo Esperienza Orchestra. È una scelta dipesa dalla constatazione che spesso, ragazzi anche talentuosi formatisi in conservatorio trovano davanti a sé un grasso scalino da superare per accedere alle orchestre professionali”.

Per quale motivo? 
“Perché lì si lavora diversamente. Intanto, già in fase di audizione si hanno cinque o dieci minuti per dimostrare ciò che si è in grado di fare. Questo comporta uno stress psicologico altissimo, e richiede una preparazione differente rispetto a quella prevista dalle strutture tradizionali. Anche il lavoro è organizzato diversamente: le sessioni di prova diminuiscono, mentre aumentano i concerti. Bisogna essere il più possibile pronti, ma con un numero di prove che talvolta può essere esiguo. La ragione è chiaramente di tipo economico: un’orchestra professionale ha bisogno di ottimizzare i costi, dedicando un certo tempo alle attività che producono risorse e un altro a quelle che ne richiedono”.

In cosa consiste il vostro intervento?
“Per spiegarlo bisogna partire da Obiettivo Orchestra, un corso di studi annuale che la Filarmonica del Teatro Regio di Torino organizza con la Scuola di alto perfezionamento musicale di Saluzzo. Qui sono presenti tutte le classi di strumento di un’orchestra sinfonica, ed è un corso mirato alla preparazione dei concorsi per entrare negli organici professionali. Al termine di questo corso, i ragazzi tengono un’audizione presso il Teatro Regio con tutti i crismi di quella professionale. Chi risulta idoneo, può partecipare al secondo progetto, Esperienza Orchestra: qui mettiamo a disposizione borse di studio per tutti gli strumenti, in modo da far partecipare gli allievi ai concerti che la Filarmonica organizza per il Teatro Regio. Diamo loro una porta d’ingresso al mondo professionale riducendo il rischio che si trovino ad affrontare un distacco traumatico. Il concetto è semplice: studiare è la base, ma è anche molto utile avere un’esperienza in orchestre professionali, se si vuol fare la carriera musicale.

Da quanto vanno avanti i progetti?
“A novembre parte la quarta edizione”.

Siete soddisfatti dei risultati?
“Molto. Abbiamo già registrato diversi successi: una violinista ha vinto il concorso nazionale per entrare nell’orchestra RAI, altri violoncellisti sono entrati o si sono posizionati con idoneità per entrare in altre orchestre regionali, come quella toscana, e nei principali teatri, come Firenze e Roma”.

Il 15 settembre, per la Giornata FAI del Panorama, sarete a Casa Zegna. Cos’ha di speciale questo luogo?
“E’ il terzo anno che portiamo i ragazzi a Casa Zegna per la Giornata del Panorama. Quest’anno, la particolarità è che abbiamo aggiunto tutte le classi degli strumenti a fiato. Ci sarà quindi un ensemble di strumenti a fiato diretto da un allievo dei corsi di direzione d’orchestra tenuti dal maestro Donato Renzetti, decano tra i direttori d’orchestra italiani, che ha fatto della passione per l’insegnamento la propria cifra distintiva. In formazione ci saranno anche due professionisti della Filarmonica, in modo che ci sia già una guida utile per i più giovani. Teniamo molto alla formazione ma anche alla qualità del risultato. Il pubblico di Casa Zegna è speciale: anche quando non è già esperto di musica classica, si pone ad ascoltare con grandissima curiosità, attenzione e volontà di apprendere. Quest’anno, infatti, riproporremo al mattino l’idea della lezione-concerto: con un ensemble ridotto di cinque elementi, mostrerò al pubblico come si costruisce un brano, cosa facciamo, come ci organizziamo per l’esecuzione. È un pubblico molto disposto a ricevere ciò che il musicista vuole trasmettere. Insomma, ci sono tutte le premesse perché anche stavolta si trasformi in una festa”.

Qui, tutte le iniziative per la Giornata FAI del Panorama nell'Oasi Zegna.

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