* di Monica Serra
Esiste
un luogo speciale nell’Oasi Zegna, dove si viene accolti da una grande distesa
di Rododendri.
E’ la Conca
dei Rododendri: un’ ampia area accoccolata nella montagna, all’inizio della
strada panoramica Zegna, dove trovano dimora una distesa di piante arbustive
appartenenti al genere Rododendro (“albero della rosa”) della famiglia delle Ericacee. Le
foglie di questa pianta sono solitamente
a forma ovale o lanceolata, collocate a spirale lungo i fusti. I fiori sono di
aspetto imbutiforme, posizionati sulla parte apicale dei rami, possono essere
singoli o riuniti a grappolo e con innumerevoli sfumature di colori. A
questa famiglia botanica appartengono diverse specie originarie dell’Eurasia e
dell’America, che sono accomunate da magnifiche e brillanti colorate fioriture.
Nella
maggioranza dei casi, le piante sono utilizzate a scopo ornamentale ma alcune
di queste sono riconosciute anche per le loro proprietà medicamentose.
Il
Rhododendron Chrysanthum è tipico delle regioni asiatiche ed è impiegato in
ambito omeopatico (il relativo rimedio omeopatico porta questo nome) per le sue
proprietà ipotensive, antireumatiche ed espettoranti. Il Rhododendron Anthopogon,
tipico della zona dell’Himalaya, è riconosciuto dalla medicina tibetana
tradizionale ed è utilizzato dai guaritori himalayani che impiegano fiori e
foglie fresche di questo arbusto per la preparazione di un tè che aiuta la
digestione, stimola l’appetito ed
allevia i disturbi epatici.
L’ olio essenziale di questa
specie è ottenuto dalla distillazione in corrente di vapore di foglie e fiori,
ha un effetto calmante, è un ottimo antistress,
disperde tristezza, malinconia e nostalgia, ravviva le energie.
Aiuta
ad affrontare e lasciare andare i dolori emotivi e mentali, andando a ricreare
una profonda connessione con il cuore.
E’
un ottimo olio da utilizzare per la
meditazione o per creare un
proprio spazio sacro.
Qui
la parola chiave è: lasciare andare.
Siccome
la Vita offre diverse novità e/o opportunità, il rimanere saldamente ancorati a
ciò che non funziona o a ciò che non è più attuale, porta ad una chiusura al
nuovo e ad accontentarsi di ciò che sia ha o si è.
Il
messaggio di questo olio è di non fermarsi in attesa che qualcosa possa
accadere, bensì invita a proseguire, ad agire e a spalancare le porte alla
Vita.
Con
fiducia, con positività, con volontà!
Come possiamo usare l’olio
essenziale?
✅ In diffusione ambientale (1 goccia a
mq): migliora la qualità dell’aria,
la respirazione ed elimina i microrganismi presenti nell’aria, oltre a
migliorare la parte psico-emotiva come sopra descritto.
✅ in applicata, veicolato con olio vegetale di mandorle o
jojoba o calendula oppure una crema neutra ed applicato con un leggero
massaggio sulla parte del corpo interessata
(2
gocce in 2 cucchiai di olio vegetale ).
E’ un
ottimo antinfiammatorio connettivale, buon antibatterico, ottimo tonico
surrenalico, migliora l’ affaticamento muscolare, buon diuretico e detox
linfatico.
E se
volete farvi un regalo, lasciatevi avvolgere dal calore e dai colori dei
meravigliosi Rododendri in fiore che invitano a rinnovarci, ad aprirci al nuovo
e a fluire con morbidezza insieme al movimento della Vita.
Ora più
che mai!
Monica Serra
@viadelbenesserenaturopatia
Naturopata, specializzata in Aromaterapia,
Fitocomplementi, Fiori di Bach e Riflessologia Plantare Psicosomatica.
Da diversi anni lavora quotidianamente con le varie
discipline naturali, accompagnando le persone in un percorso di benessere
psico-fisico.
Ama
vivere a contatto con Madre Natura e condividere il grande patrimonio
“naturale” di cura, sostegno, bellezza e nutrimento.