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Polenta, zucca, castagne e formaggi: l’autunno è servito

I menù di stagione dei ristoranti, delle locande e degli agriturismi del territorio. Fatevi tentare dai sapori della tradizione

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Funghi, castagne, zucca, formaggi e salumi del territorio. All’Oasi Zegna l’autunno è arrivato anche a tavola. Mentre il paesaggio si tinge dei colori autunnali grazie al tocco magico del foliage, i cuochi dei ristoranti, delle locande e degli agriturismi della zona mettono a punto menù che si lasciano ispirare dalle ricette della tradizione e dai prodotti del territorio. Proposte perfette per stuzzicare il palato dopo un’escursione a piedi o in bicicletta nei sentieri dell’Oasi Zegna. Ecco una panoramica delle proposte e dei menù di questo autunno 2020 che stanno riempiendo di profumi invitanti le cucine dei locali di Bielmonte, Trivero Valdilana e Veglio.


BIELMONTE

Il ristorante dell’albergo Bucaneve, guidato dallo chef Ernesto Tonetto, ha messo a punto un menù Foliage 2020 (25 euro a persona, con acqua e calice di vino) che propone uno sformatino di castagne, cipolle caramellate e funghi per antipasto e come piatto principale ravioli alla zucca, speck e fonduta o la Trota del Sessera alla salvia con piccole verdure. Per dolce un semifreddo allo zabaione e salsa ala cioccolato.

TRIVERO VALDILANA 

Alla Cascina Il Faggio il menù è preparato a partire dalle verdure e dai piccoli frutti di produzione propria e dai formaggi, salumi e carni che arrivano dalla zona. Per l’autunno 2020 la proposta per gli antipasti vede il carpaccio di fesa marinato con le erbe di montagna; il tortino di verdure di stagione con crema di Maccagno; lo strudel salato con verdure di stagione e leggera bagna cauda; una selezione di formaggi locali accompagnati da miele e composte di frutta; pappa al pomodoro. I primi: agnolotti della casa al brasato su crema di riso venere, burro di montagna e salvia; ravioli di farina semintegrale con coste e mascarpa su zabaione salato; panissa piemontese, risotto carnaroli DOP con fagioli e salame della duja; gnocchi di semolino e parmigiano su crema di toma di montagna. Trionfo di carni per quanto riguarda i secondi piatti con una proposta che va dalla guancia di Fassona (brasata al Barbera su polenta croccante e biete al burro) alla costata di vitellone (con patate rosse al timo) al filetto di maiale (in crosta di alga nori e senape su purè di zucca e riduzione alla birra agricola). Per chi non ama la carne: parmigiana di melanzane e zucchine con toma di montagna. Per concludere con gusto si può scegliere tra gorgonzola novarese accompagnato da un bicchiere di passito Erbaluce o un bunet, un tiramisù della casa o un semifreddo al gianduia e salsa ai lamponi. Grappe locali e amari del liquorificio Rapa concludono il menù.  

Tre le proposte di antipasto del Castagneto, ristorante che si trova a due passi dal Santuario Nostra Signora della Brughiera, la scelta per l’antipasto è tra lardo e castagne al miele; cotechino e purè di castagne; rollè con farina di marroni e verdure d’autunno con bagna cauda. Come primo piatto ci sono i garganelli con porcini e salsiccia di Bra e come secondo un reale di vitello alle castagne, patate al rosmarino e verze in umido. Il dolce è un vero e proprio omaggio alla stagione: crostata ai marroni. 

I prodotti della stagione sono i grandi protagonisti delle pizze servite al Microbirrificio Jeb che propone pizza con funghi e Toma o con Paletta e Toma, Miacce, taglieri, JebBurger, toast e panini da accompagnare, naturalmente, a un’ampia selezione di birre artigianali. 

Pizze in primo piano anche al Caffè Al Centro dove dal 15 ottobre 2020 arrivano le nuove Gourmet Winter e la pizza con impasto alla napoletana. I pizzaioli de Il Centro fanno maturare gli impasti per oltre 40 ore e utilizzano ingredienti selezionati che consentono loro di sfornare pizze leggere, profumate e fragranti. 

Nel menù autunnale dell’Hostaria Caulera ci sono invece spatzle con burro, salvia e speck affumicato croccante, pasta fresca con ragù di selvaggina, polenta concia, spezzatini, brasati, goulash alla birra d’abbazia, scrigno di tumin di capra biologico e una golosa selezione di dolci fatti in casa. 

VEGLIO 
 
Grande spazio ai piatti di stagione anche all’albergo la Pineta che propone un menù alla carta con piatti tipici legati ai prodotti del territorio, tutti a chilometro zero, e alle ricette della tradizione.    

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