Caratteristica interessante dell’Agriturismo Alpe Moncerchio (in inverno aperto solo nei weekend e nei festivi – meglio telefonare per conferma) è che i formaggi, primo fra tutti il Maccagno, così come le carni, i salami di toro e di capra, la mocetta, la pancetta e il lardo, sono di produzione propria: i gestori del rifugio, infatti, curano anche un allevamento di bovini di razza ‘Bruna Alpina’. I taglieri di prodotti tipici sono il fiore all’occhiello di questo ristoro e vanno abbinati a marmellata di fichi o di tiglio e ai piatti tradizionali, come il risotto al Macagn o le carni cucinate secondo le ricette di famiglia. Anche il Moncerchio è sulle piste da sci.
E' a due minuti a piedi dagli impianti di risalita, ha il calore di un tipico chalet di montagna, tutto pietra e legno, l’albergo ristorante Bucaneve. La struttura, recentemente ristrutturata, ha mantenuto intatto lo charme delle origini e i dettagli e il sapore creato nel 1963 dal famoso architetto Luigi Vietti, autore di molti progetti soprattutto a Cortina e in Costa Smeralda. Da non perdere la mattina è la colazione, preludio di una bella giornata di sci, a base di pani, brioche, dolci fatti in casa con lievito madre e farine poco raffinate. Il miele e le marmellate sono prodotti dell’Oasi. La terrazza panoramica, dove lo sguardo spazia tra boschi, prati e si perde nella distesa della Pianura Padana, è a disposizione degli ospiti del bistrot, felice ritrovo a tutte le ore del giorno. Le camere dell’hotel, tutte in legno, sono calde e intime, mentre il ristorante, dominato da un imponente camino, è guidato dallo chef Ernesto Tonetto che nel concepire i suoi piatti si lascia ispirare dai suggerimenti dell’ambiente circostante: boschi e pascoli, cime alpine, Valsessera e Pianura Padana, con le sue varietà di riso, vino e verdure.